Il promontorio del Parasio è il centro storico medievale di Porto Maurizio ed è uno dei simboli che caratterizzano la città di Imperia.
Ricco di opere architettoniche, tra cui chiese, antichi palazzi e caratteristici vicoli tipicamente liguri (carrugi), offre a chi lo visita scorci mozzafiato che solo un borgo affacciato sul mare possiede.
Il Circolo Parasio, un’associazione che ha come obiettivo quello di valorizzare le bellezze naturali del Parasio e di contribuire allo sviluppo sociale e culturale della zona, nella veste del suo presidente Giacomo Raineri, ha realizzato una guida chiamata “Gira Parasio” in cui viene indicato il percorso ottimale per godere di tutte le bellezze che il borgo offre. Inoltre, periodicamente, organizza visite guidate gratuite.
Di seguito presentiamo alcune opere architettoniche che si incontrano lungo il percorso di visita al Parasio evidenziando quelle più caratteristiche da non perdere.
Sommario
Duomo di San Maurizio
Iniziato nel 1781 e terminato nel 1838, il duomo di San Maurizio, chiesa più grande della Liguria, è stato progettato dall’architetto Gaetano Cantoni e rappresenta il monumento neoclassico ligure di maggior spicco. Nel 1947 è stato elevato a Basilica Minore e nel 1975 a Concattedrale. L’esterno è caratterizzato dalla facciata abbellita da colonne, semicolonne, lesene su due piani e da due imponenti campanili laterali.
Alla sommità della facciata sono presenti tre statue dei santi Etolo, Maurizio e Secondo, nella parte inferiore del frontone altre statue dei profeti Daniele, Ezechiele, Geremia e isaia. Tutte e sette le statue sono state realizzate dallo scultore savonese Stefano Brilla. Nelle nicchie dietro al colonnato centrale sono presenti le statue dei quattro apostoli Pietro, Paolo, Giacomo e Filippo che risalgono al XVII secolo e sono state realizzate dallo scultore ticinese Baguti.
All’interno del Duomo sono presenti opere originali realizzate appositamente dai più noti artisti del purismo ligure e romano del XIX e XX secolo.
Dimensioni della chiesa: lunghezza m. 90 ca., larghezza m. 42; altezza volte m. 19,10, altezza cupola m. 55 ca, superficie mq. 3055;
Piazza del Duomo
I palazzi circostanti la piazza del Duomo sono la Loggia della Pescaria, l’antico Palazzo del Collegio e il Palazzo della Questura; quest’ultimo terminato nel 1900 e destinato inizialmente ad uffici amministrativi è oggi sede della questura di Imperia. Col passare dei secoli la Piazza ha cambiato più volte nome: “Braia da Miscion”, piazza d’Armi, piazza della Libertà (nel 1797), Place Napoleon ( nel 1805), piazza Chiesa Nuova (nel 1816), piazza Vittorio Emanuele II (nel 1856) ed infine Piazza del Duomo.
Archivolto della Tina
È una delle opere più caratteristiche del Parasio. Si tratta di un archivolto che faceva parte della cinta muraria medievale. Era il punto di passaggio per entrare nella città, salendo dall’attuale via Carducci e attraversando Porta Martina.
Sono ancora evidenti i cardini in ferro della porta superiore e sotto l’archivolto sono presenti tre botteghe medioevali ben conservate. Gli stemmi sul muro appartengono a famiglie nobili Porto Maurizio.
Nella parte superiore della loggia è presente una nicchia della Madonna in stile barocco con il lume originale in ferro battuto. A destra della porta inferiore troviamo un tipico “caruggio” ligure detto “caruggio della Gainetta”.
Porta Martina
Costruita nel 1627 nella cinta muraria fu l’accesso principale della città. Fu decorata da una maestosa copertura esterna realizzata in pietra.
Dove sorgeva la porta è presente un grande dipinto settecentesco della Madonna opera del pittore Francesco Carrega. La porta si trovava al culmine della lunga salita di via Carducci, detta “Munta di Ebrei”, famosa a suo tempo per la presenza di commercianti e per le case dei nobili.
Nel 1641, quando Genova fece smantellare le fortificazioni di Porto Maurizio, la porta fu smontata e trasportata a Genova via mare. Attualmente la copertura della porta si trova nella zona della stazione ferroviaria Brignole e ha preso il nome di Porta Pila e da piazza Brignole è possibile ammirarla da lontano guardando a sinistra della stazione.
Palazzo Strafforello e piazza Raineri
Il palazzo Strafforello, affrescato sia internamente che esternamente, è uno dei palazzi più interessanti dell’antica strada delle Erbe (ora via C. Botta) a ridosso dell’antica cinta muraria e nello stesso nacque il famoso poligrafo Gustavo Strafforello.
Poco più a destra, al termine della via è situata piazza Raineri, dedicata al filantropo dott. Raineri. La piccola piazza conserva ancora la forma dell’antico bastione “delle Erbe o di S. Giovanni Battista” del 1627.
Sulla piazzetta si affacciava la porta della Foce dove terminava la “salita dell’olio” (ora via Bossi), un tempo adibita al trasporto delle merci da Borgo Foce.
Oratorio di San Pietro
L’oratorio di San Pietro è il più antico edificio religioso della città di Imperia ed è forse l’opera architettonica più bella del Parasio. Costruito nel XII secolo venne trasformato dalle famiglie De Verdonis (1400) e Barla (1500) in una cappella gentilizia.
Nel 1599 la Confraternita dei Disciplinanti di S. Pietro si stabilì nell’oratorio e le fu permesso di ampliarlo.
La forma dell’edificio, progettata dall’architetto G. Semeria in stile barocco con volta a botte, risale al 1600 mentre il loggiato esterno, realizzato dell’architetto Bossetti, è del 1700 e poggia sui resti della veccia cinta muraria del borgo medioevale.
Il piccolo campanile si appoggia su una torre di avvistamento preesistente, riconoscibile dalla sua forma cilindrica.
L’oratorio di San Pietro, data la sua bellezza e l’incantevole location è, ad oggi, luogo di celebrazione di numerosi matrimoni.
Palazzo Acquarone, Palazzo Gastaldi e Palazzo Lavagna
Risalendo la stradina accanto all’oratorio di San Pietro si incontra il palazzo Acquarone, internamente abbellito con affreschi di De Ferrari.
La zona veniva denominata “Caruggio di sodi” a causa della ricchezza degli abitanti. Troviamo poi il palazzo Gastaldi – Lavagna, un’imponente edificio della fine del ‘600 dall’architetto G. Barnao.
L’interno del palazzo conserva tuttora l’aspetto delle abitazioni patrizie del 700. Nel 1794 ha ospitato Napoleone Bonaparte, all’epoca capitano “dell’Armée d’Italie”.
Palazzo Littardi
Palazzo Littardi è un antico palazzo nobiliare, internamente decorato da affreschi. Il palazzo ospitò personaggi di spicco come lo storico Carlo Botta, il pedagogista Lambruschini e l’illustre conte Camillo Benso di Cavour.
Palazzo Bensa
Abitato dal 1780 dall’omonima famiglia. L’avvocato Elìa Bensa, cospiratore e deputato nel 1848 nel Parlamento Subalpino, offri il suo alloggio in rifugio a Giuseppe Mazzini che, secondo la leggenda popolare, si recava a casa sua indossando un travestimento da frate per sfuggire alla polizia.
Palazzo Gandolfo
Risalente al rinascimento, costruito dagli architetti Semeria di Montegrazie dal 1590 al 1592, era il palazzo dei marchesi Gandolfo, illustre famiglia nobile.
Il portale in pietra nera, le inferriate, la pavimentazione e gli infissi interni mantengono la loro forma originaria. Nel 1745 il palazzo ospitò Don Filippo di Borbone, infante di Spagna, con tutta la sua corte.
Palazzo del capitano
Dal XVIII secolo fino alla caduta del regime aristocratico fu dimora del Capitano Giusdicente inviato da Genova e dal quale il palazzo prese il nome.
Il primo piano ospitava il tribunale, la sala delle udienze e la curia civile e criminale. Il secondo piano apparteneva alla famiglia del Capitano e al terzo piano c’ erano la residenza del Cancelliere della Curia e l’Archivio Segreto.
Casa delle scuole
Ospitò le prime scuole superiori della città fondate dal protonotario apostolico Francesco Ferrari nel 1640 .
Casa della società operaia
Fu la prima sede della Società Operaia di Porto Maurizio, fondata nel 1851 da Tito Rubaudo ed altri patrioti locali. Il rilievo a stucco della parte superiore dell’edificio rappresenta le Arti e i Mestieri.
Palazzo Lercari Pagliari
Il palazzo è uno degli edifici di maggior importanza monumentale della città e presenta una maestosa loggia di ingresso ed una facciata mista di elementi medievali e rinascimentali.
Fu di proprietà della famiglia Lercari e in seguito della famiglia Pagliari nota per i commerci e le iniziative filantropiche. A destra dell’entrata della piazza è da notare una nicchia in stile barocco del settecento posta sullo spigolo dell’antica casa canonica.
Palazzo Guarnieri
È situato parallelamente a palazzo Pagliari ed ha accesso alla caratteristica loggetta pensile di quest’ultimo. Molto bello l’ampio loggiato affrescato.
Fu residenza dei Marchesi Guarnieri, una famiglia di ricchi banchieri, e successivamente nel 1714 ospitò Elisabetta Farnese Regina di Spagna e nel 1744 il Marchese de Las Minas, generalissimo dell’esercito gallispano, in occasione della resa di Oneglia.
Resti dell’antico Duomo di Porto Maurizio
L’antico duomo di Porto Maurizio, sorgeva nella zona più elevata del Parasio e venne costruito tra il 1462 e il 1470 da un grande gruppo di maestri liguri e lombardi sulle rovine di una chiesa primitiva dell’undicesimo secolo.
Originariamente fu ornato da pittori del tardo gotico ligure-piemontese-lombardo. L’interno della chiesa era suddiviso in tre navate ed aveva quattordici altari. Nel 1837 iniziò lo smantellamento in occasione della costruzione del nuovo Duomo.
Chiesa di San Leonardo
La chiesa di San Leonardo, originariamente oratorio di S. Caterina “delle Donne”, era l’antica sede dell’omonima confraternita costituita nel XIV – XV sec. La lunetta esterna dell’Oratorio è del 1613 e rappresenta le nozze mistiche di S. Caterina.
Nell’edificio adiacente nacque il 20 dicembre 1676 Paolo Gerolamo Casanova santificato nel 1866 col nome di S. Leonardo da Porto Maurizio ad oggi patrono della città di Imperia. Nella cappella interna della chiesa è presente un piccolo museo con cimeli del Santo.
Portello del soccorso
È una piccola porta fortificata facente parte delle antiche mura ed era un accesso di emergenza per comunicare con la sottostante zona marittima.
Sul palazzo soprastante è posta una targa di marmo, dedicata a San Leonardo.
La targa fu apposta nel 1745 quando la flotta inglese degli ammiragli Rowley e Matthews si vide costretta ad interrompere un bombardamento sulla città a causa di una tempesta attribuita ad un miracolo di San Leonardo.
Logge di Santa Chiara
Posizionate sul retro dell’omonimo convento ed affacciate sul mare sono state progettate dal pittore G. De Ferrari (1713) e dall’architetto G. Tortora. Come appoggio furono utilizzate le bastionate e il torrione delle antiche mura. Passeggiando sotto le logge è possibile godere di uno dei panorami più affascinanti della città.
Ogni estate, presso le logge di Santa Chiara, hanno luogo i “Concerti delle logge” che consistono in esibizioni di musicisti di grande rilevanza in una location unica nel suo genere.
Convento di Santa Chiara
Il convento di Santa Chiara fu fondato nel 1365 come claustro per le giovani ragazze nobili della città e solo agli inizi del ‘400 il monastero accolse la regola francescana. Il convento è abitato tuttora dalle monache clarisse di clausura. La chiesa del convento fu ricostruita nel 1648 dall’architetto B. Merizano e abbellita in seguito da alcuni pittori locali.
Bastione del Miradore o dell’Ospedale
Era uno dei quattro bastioni appartententi alle mura cittadine.
Aveva diversi nomi:
- “dell’Ospedale”, siccome poco distante vi era situato l’Ospedale dei Poveri;
- “di S. Maurizio”, per la vicinanza al duomo;
- Miradore d’Oneglia, per il meraviglioso panorama con lo sfondo di Oneglia.
- “del Pennone”, poiché vi era installata l’asta dell’alzabandiera.
Oratorio di Santa Caterina
Edificio del 1841, costruito da mastro Tito Bracco su disegno del pittore A. Raineri. Dal 1856 ospita la Confraternita di Santa Caterina, la confraternita femminile più antica della Liguria, risalente al 1260 ed è situato in via San Maurizio.
Palazzo Manuel
Posto di fronte all’Oratorio di Santa Caterina, è un edificio del ‘700 dimora di Louis Manuel, stato per lunghi anni “maire” napoleonico della città.
Il Gira Parasio
Abbiamo realizzato questa mappa interattiva che mostra il percorso migliore per visitare il centro storico del Parasio. La mappa si basa sulla guida “Gira Parasio” del Circolo Parasio.
Speriamo possa esserti utile e ti auguriamo Buon Giro!
E tutto una meraviglia. Da visitare assolutamente
Un borgo di immediata bellezza e di grande interesse storico.
Assolutamente da visitare, vale un viaggio
Ogni volta che lo visito rimango incantato dal fascino del luogo
Un borgo stupendo che non ha nulla da invidiare a quelli più rinomati.
Ogni angolo ha viste suggestive,storie da raccontare e poesie da ascoltare.
Un gioiello !